IL RETTORE
  Visto  lo  statuto di  autonomia  di  questo Ateneo  approvato  con
decreto  rettorale   30  ottobre  1996,  pubblicato   nella  Gazzetta
Ufficiale n. 235 del 7 ottobre 1996;
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Perugia, approvato
con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1107, e successive modificazioni
e integrazioni;
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto - legge  20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il  regio decreto  30 settembre 1938,  n. 1652,  e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge  19 novembre 1990, n. 341, recante  la riforma degli
ordinamenti didattici universitari;
  Visto  il decreto  del Ministero  dell'universita' e  della ricerca
scientifica  e  tecnologica  del  10 luglio  1996,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale n. 255 del  30 ottobre 1996, recante modificazioni
all'ordinamento  didattico universitario  relativamente  al corso  di
laurea in medicina e chirurgia;
  Visto l'art.  17, commi 15  e 101, della  legge 15 maggio  1997, n.
127;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Perugia;
  Considerato  che  nelle  more   della  emanazione  del  regolamento
didattico  di   Ateneo  le  modifiche  di   statuto  riguardanti  gli
ordinamenti didattici vengono operate sul vecchio statuto;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al  termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'articolo 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  l'atto  di indirizzo  del  5  agosto  1997, prot.  2079  che
autorizza le modifiche gia' tabellate;
                              Decreta:
  Lo  statuto dell'Universita'  degli studi  di Perugia,  approvato e
modificato con  i decreti  indicati nelle premesse,  e' ulteriormente
modificato come appresso:
                            Articolo unico
  Gli articoli dal 99 al 107 - Titolo VII - relativi alla facolta' di
medicina  e chirurgia  - corso  di  laurea in  medicina e  chirurgia,
vengono soppressi e  sostituiti dai nuovi articoli dal 99  al 103 con
conseguente scorrimento della numerazione degli articoli successivi.
               Corso di laurea in medicina e chirurgia
                              Art. 99.
            Finalita', norme generali e di programmazione
  1.Titolo  e   norme  di  ammissione;  riconoscimento   degli  studi
compiuti.
  Si e' ammessi al  corso di laurea in medicina e  chirurgia se si e'
in  possesso   di  licenza  di  scuola   media  superiore  (maturita'
quinquennale) o  titolo estero equipollente. Le  norme di ammissione,
di  pertinenza  di  ciascun   ateneo,  devono  essere  adeguate  alle
necessita' di fornire agli studenti standards formativi conformi alle
normative  e   raccomandazioni  dell'Advisory  Committe   on  Medical
Training   dell'Unione  Europea   ed   alle  eventuali   disposizioni
integrative nazionali.
  Il Consiglio di  corso di laurea (CCL) ed il  Consiglio di facolta'
(CdF), per  le rispettive competenze, possono  riconoscere come utili
nel corso di laurea adeguati  studi di livello universitario, seguiti
presso   Universita'   o   Istituti   di   istruzione   universitaria
riconosciuti,    sulla    base    della   validita'    culturale    e
professionalizzante del curriculum seguito.
  L'accreditamento   degli  studi   compiuti   puo'   dar  luogo   ad
abbreviazioni di corso.
2. Scopo del corso di laurea.
  Il corso di  laurea e' rivolto a fornire le  basi scientifiche e la
preparazione  teorico   -  pratica  necessarie   all'esercizio  della
professione  medica; esso  fornisce inoltre  le basi  metodologiche e
culturali per  la formazione permanente ed  i fondamenti metodologici
della ricerca scientifica.
  Lo  studente  nel  complessivo  corso  degli  studi  deve  pertanto
acquisire  un  livello  di  autonomia  professionale  decisionale  ed
operativa tale da consentirgli  una responsabile e proficua frequenza
dei successivi livelli di formazione post - laurea.
  La  formazione deve  caratterizzarsi per  un approccio  olistico ai
problemi di  salute della persona  sana o malata, anche  in relazione
all'ambiente fisico e sociale che la circonda.
  A tal fine lo studente  deve percorrere, in differenti e coordinate
fasi  di  apprendimento, un  itinerario  formativo  che lo  porti  ad
acquisire:
  le  conoscenze teoriche  essenziali che  derivano dalle  scienze di
base,   nella   prospettiva   della  loro   successiva   applicazione
professsionale;
  la capacita'  di rilevare e  valutare criticamente, da un  punto di
vista  clinico,  ed  in  una visione  unitaria,  estesa  anche  nella
dimensione socioculturale, i dati relativi  allo stato di salute e di
malattia  del  singolo  individuo, interpretandoli  alla  luce  delle
conoscenze  scientifiche  di  base,   della  fisiopatologia  e  delle
patologie di organo e di apparato;
  le   abilita'    e   l'esperienza,   unite   alla    capacita'   di
autovalutazione,  per  affrontare   e  risolvere  responsabilmente  i
problemi  sanitari   prioritari  dal   punto  di   vista  preventivo,
diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo.
  Lo studente deve inoltre acquisire:
   la conoscenza dei valori etici e storici della medicina;
  la  capacita'  di  comunicare  con chiarezza  ed  umanita'  con  il
paziente e con i familiari;
  la  capacita' di  collaborare con  le diverse  figure professionali
nelle  attivita' sanitarie  di  gruppo,  applicando, nelle  decisioni
mediche, anche i principi dell'economia sanitaria;
  la capacita' di riconoscere i problemi sanitari della comunita'.
3. Durata ed articolazione del corso di laurea.
  La durata  del corso di  laurea in medicina  e chirurgia e'  di sei
anni e comporta 5.500 ore di attivita' formativa; ai sensi del quarto
comma dell'art. 7 del decreto  del Presidente della Repubblica n. 382
/ 1980, la didattica del corso  di laurea e' di norma organizzata per
ciascun anno  di corso  in due cicli  coordinati di  durata inferiore
all'anno:  i   cicli  di  seguito  indicati   convenzionalmente  come
semestri,   hanno   inizo  nei   mesi   di   ottobre  e   di   marzo,
rispettivamente,  ed  hanno  una  durata  complessiva  di  almeno  28
settimane.
  Le  5.500  ore  di  attivita'  formativa,  intese  come  monte  ore
complessivo  necessario  allo  studente per  il  conseguimento  della
laurea, comprendono:
  a) attivita' didattica formale (lezioni), per non piu' di 1.800 ore
complessive;
  b)  attivita' di  didattica  interattiva,  volta all'analisi,  alla
discussione  ed alla  soluzione di  problemi biomedici,  nonche' alla
pratica clinica:  questa attivita' e' organizzata  preferibilmente in
piccoli gruppi  con l'assistenza di tutori  (didattica tutoriale), ed
e'   finalizzata  all'apprendimento   di   obiettivi  didattici   sia
cognitivi, sia pratici,  sia relazionali e applicativi,  per non meno
di 1.700 ore, di cui 4/5 dedicate alla fase clinica;
  c) attivita' d'internato obbligatorio  e di preparazione della tesi
di laurea, per circa 800 ore;
  d)  apprendimento  autonomo  e  guidato,  programmato  dal  CCL  in
conformita'  al  regolamento  didattico,  per  circa  1.200  ore,  da
effettuare  preferibilmente  entro   le  strutture  didattiche  della
Facolta', di norma nell'ambito delle fasi preclinica e clinica.
  Nella  ripartizione del  monte -  ore tra  le diverse  modalita' di
attivita'  formativa, il  CCL deve  tener conto  della necessita'  di
favorire  una  crescita globale  dello  studente  e di  garantire  al
curriculum il  massimo grado di coerenza  ed integrazione complessiva
tra i diversi momenti formativi.
  In particolare  la pianificazione didattica dovra'  tener conto del
succedersi  nella maturazione  professionale dello  studente, di  una
fase formativa di base, di una preclinica e di una clinica.
  L'attivita'  didattico  -  formativa nelle  scienze  precliniche  e
cliniche deve aver inizio a partire almeno dal terzo anno di corso.
4. Valutazione qualitativa dell'efficienza didattica.
  Nell'ambito dei  programmi di valutazione promossi  dalla facolta',
l'efficienza  didattica  del  corso   di  laurea  e'  sottoposta  con
frequenza almeno triennale a verifica qualitativa.
 
 
                              Art. 100.
                        Ordinamento didattico
1. Aree didattico - formative, corsi integrati, crediti.
  In  base   a criteri di omogeneita'  di contenuti e/ o di affinita'
metodologiche,  le   attivita'  didattiche  sono  ordinate   in  aree
didattico  -  formative  che   definiscono  gli  obiettivi  generali,
culturali  e  professionalizzanti,  idonei  a  far  raggiungere  allo
studente un'adeguata preparazione.
  Le aree didattico  - formative sono articolate in uno  o piu' corsi
integrati,  costituiti  di norma  da  diversi  settori scientifico  -
disciplinari.   Per  ogni   area  didatticoformativa   sono  previste
attivita'   didattiche  opzionali.   Corsi  integrati   ed  attivita'
opzionali realizzano gli obiettivi didattici di area.
  Alla  realizzazione  degli obiettivi  didattici  di  ogni area,  in
accordo  con la  pianificazione  didattica  complessiva definita  dal
consiglio  di   corso  di  laurea,  concorrono,   per  le  rispettive
competenze, i docenti titolari  delle discipline afferenti ai settori
disciplinari indicati per ogni area.
  La  titolarita'  delle   discipline  identifica  esclusivamente  le
competenze  scientifiche   e  professionali   del  docente,   ma  non
conferisce  alle discipline  stesse alcuna  autonomia didattica.  Non
sono  pertanto consentiti  moduli didattici  autonomi o  verifiche di
profitto per singole discipline.
  Ad  ogni   area  didattico  -  formativa   sono  assegnati  crediti
didattici. I crediti rappresentano  le unita' di misura convenzionali
da utilizzare per:
  la quantificazione del  peso e del valore  relativo degli obiettivi
didattici di ogni  singola area, riferiti sia ai  corsi integrati che
alle  attivita'  didattiche  opzionali,   che  gli  studenti  debbono
perseguire per il piano di studio;
  la  programmazione didattica  del corso  di laurea,  finalizzata al
conseguimento degli obiettivi previsti per ogni area;
  la stesura dei piani di studio individuali e la loro valutazione da
parte del CCL;
  il  riconoscimento,  anche da  parte  di  altre Universita',  della
equipollenza di differenti attivita' didattico - formative.
  Gli obiettivi didattici del corso di laurea, raggiungibili mediante
la  frequenza alle  attivita'  didattiche di  cui ai  punti  a) e  b)
dell'art.    99.3    del    presente    ordinamento,    corrispondono
convenzionalmente  a 1.000  crediti  complessivi. In  ogni caso,  700
crediti  devono  essere conseguiti  mediante  la  frequenza ai  corsi
integrati  e  300  mediante  la  frequenza  ad  attivita'  didattiche
opzionali scelte dallo studente; queste comprendono corsi monografici
ed internati.
  Non vengono attribuiti crediti alle  attivita' didattiche di cui ai
punti e) e  d) dell'art. 99.3, le quali  peraltro costituiscono parte
integrante  ed  irrinunziabile  del  curriculum  e  sono  oggetto  di
programmazione e di certificazione.
2. Programmazione didattica.
  Nell'ambito della  programmazione prevista  dagli artocoli 10  o 94
dal  decreto  del Presidente  della  Repubblica  n.  382/ 1980,    il
Consiglio  di corso  di  laurea, prima  dell'inizio  di ciascun  anno
accademico,  stabilisce  le   modalita'  di  coordinamento  didattico
dell'intero curriculum.
  In  particolare  il CCL  ha  la  responsabilita' complessiva  della
pianificazione  didattica,  secondo   le  funzioni  proprie  previste
dall'art.  11, comma  2, della  legge 19  novembre 1990,  n. 341,  in
conformita' al Regolamento didattico, il CCL:
  a)  predispone l'elenco  delle attivita'  didattiche pertinenti  ai
corsi integrati ed i relativi programmi, finalizzati al conseguimento
degli  obiettivi  propri  di   ogni  area,  eliminando  ridondanze  e
ripetizioni e verificandone l'essenzialita';
  b) delibera  l'attivazione di uno  o piu' corsi integrati  per ogni
area, per un numero complessivo non superiore a trentasei nell'intero
corso di  laurea, ne definisce  denominazione e numero di  crediti in
relazione agli obiettivi didattici e  nomina un coordinatore per ogni
corso integrato;
  e) predispone l'elenco delle attivita' didattiche obbligatorie e di
quelle opzionali per ogni area;
  d) approva, prima  dell'inizio di ogni anno accademico,  i piani di
studio  degli  studenti,   limitatamente  alle  attivita'  didattiche
opzionali;
  e) organizza la ripartizione tra  i docenti dei compiti didattici e
dei  tempi  necessari  al   loro  espletamento,  nel  rispetto  delle
competenze individuali;
  f)  sposta  di  area,  ove   ritenuto  opportuno  per  la  migliore
articolazione  delle diverse  fasi formative,  obiettivi didattici  e
relativi crediti;
  g) promuove corsi di formazione pedagogica per i docenti.
  I programmi  didattici per  obiettivi di  tutti i  corsi integrati,
l'elenco  delle  attivita'  didattiche   opzionali,  con  i  relativi
crediti, ed i nominativi dei  docenti debbono essere pubblicati prima
dell'inizio di ogni anno accademico.
  3.  Corsi  monografici,  seminari,  internati  elettivi  (attivita'
didattiche opzionali).
  Il CCL  predispone l'elenco delle attivita'  didattiche consigliate
per il piano di studi ufficiale corrispondenti a 1.000 crediti.
  Il  CCL  prodispone,  annualmente,  per ogni  area,  un  elenco  di
attivita'  didattiche opzionali,  finalizzate all'approfondimento  di
specifiche  competenze  o  conoscenze corrispondenti  alle  personali
inclinazioni dello studente.
  Esse   consistono  in   corsi   monografici,   in  seminari   anche
interdisciplinari ed in internati  opzionali in laboratori di ricerca
o  in  reparti  clinici  italiani  o  esteri,  purche'  organicamente
finalizzati al  conseguimento di specifiche competenze,  conoscenze o
capacita' professionali.
  Le attivita'  didattiche opzionali sono parte  integrante del piano
di  studi  e  del  curriculum formativo  dello  studente;  esse  sono
riferite  alle  diverse  aree  formative  e  costituiscono  attivita'
ufficiale d'insegnamento  da parte  dei docenti afferenti  ai settori
scientificodisciplinari specificatamente elencati,  per ogni area, al
successivo punto 4.1.
  Tali attivita'  vengono prescelte dallo studente  prima dell'inizio
di ogni anno accademico, fino alla concorrenza di 300 crediti nei sei
anni.  Esse  rientrano  nel  calendario ufficiale,  che  deve  essere
pianificato  in  modo tale  da  lasciare  adeguati spazi  settimanali
dedicati  esclusivamente   ed  esse.  La  frequenza   alle  attivita'
didattiche  prescelte dallo  studente  e'  obbligatoria, deve  essere
certificata dai docenti e  contribuisce al raggiungimento delle 5.500
ore del monte ore didattico.
  La partecipazione alle attivita' didattiche opzionali non da' luogo
a verifiche di profitto, ma concorre, secondo le indicazioni del CCL,
alla  determinazione  del voto  di  laurea  ed alla  valutazione  per
l'ammissione alle scuole di specializzazione.
 4. Curriculum degli studi.
  Sono qui di seguito indicati:
    a) le aree didattico - formative;
  b) gli obiettivi didattici di area, comunque irrinunziabili;
  c)  i   settori  scientifico  -  disciplinari   utilizzabili  anche
parzialmente  per  la  costituzione  dei corsi  integrati  e  per  la
definizione delle attivita' didattiche opzionali;
  d) il numero di crediti pertinenti ai corsi integrati di ogni area.
  Per motivate ragioni, coerenti  con l'articolazione degli obiettivi
didattici,  il  CCL  puo'  utilizzare le  competenze  didattiche  dei
settori  scientifico  - disciplinari  con  i  relativi crediti  anche
parzialmente in aree diverse da quelle indicate.
4.1. Aree didattico - formative.
 A. Fase formativa di base
  1.Area delle scienze fondamentali applicate agli studi medici.
  Obiettivo: lo studente deve:
  comprendere l'organizzazione  biologica fondamentale ed  i processi
cellulari di base degli organismi viventi;
  conoscere   i  meccanismi   di   trasmissione   e  di   espressione
dell'informazione genetica a livello cellulare e molecolare;
  conoscere  le nozioni  fondamentali e  le metodologie  di fisica  e
statistica  utile   per  comprendere   ed  interpretare   i  fenomeni
biomedici.
  Crediti: 40, di cui 10 spendibili in aree cliniche.
  Settori scientifico - disciplinari: A01D Matematiche complementari,
B01B Fisica,  F01X Statistica  medica, E13X Biologia  applicata, F03X
Genetica  medica, K05A  Sistemi di  elaborazione delle  informazioni,
M10A Psicologia generale.
2. Area della morfologia umana.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere  l'organizzazione  strutturale  del  corpo,  con  le  sue
principali applicazioni  di carattere anatomo -  clinico, dal livello
macroscopico  a  quello  microscopico   sino  ai  principali  aspetti
ultrastrutturali   e   i   meccanismi   attraverso   i   quali   tale
organizzazione si realizza nel corso  dello sviluppo embrionale e del
differenziamento;
  conoscere  le caratteristiche  morfologiche essenziali  dei sistemi
degli  apparati, degli  organi, dei  tessuti, delle  cellule e  delle
strutture   subcellulari  dell'organismo   umano,   nonche'  i   loro
principali correlati morfofunzionali.
  Crediti: 40, di cui 10 spendibili in aree cliniche.
  Settori  scientifico  -  disciplinari: E09A  Anatomia  umana,  E09B
Istologia.
  3.Area della  struttura, funzione  e metabolismo delle  molecole di
interesse biologico.
  Obiettivo: lo studente deve:
  aver  compreso i  meccanismi biochimici  che regolano  le attivita'
metaboliche;
  conoscere i  fondamenti delle  principali metodiche  di laboratorio
applicabili  allo  studio  qualitativo e  quantitativo  dei  fenomeni
biologici significativi in medicina.
  Crediti: 40, di cui 10 spendibili in aree cliniche.
  Settori scientifico - disciplinari:  E05A Biochimica, E04B Biologia
molecolare.
  4.Area delle funzioni biologiche integrate degli organi ed apparati
umani.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere  le modalita'  di  funzionamento dei  diversi organi  del
corpo umano, la  loro integrazione dinamica in  apparati e meccanismi
generali di controllo funzionale in condizioni normali;
  interpretare i principali reperti funzionali nell'uomo sano;
  conoscere  i  principi  delle   applicazioni  alla  medicina  della
biofisica e delle tecnologie biomediche.
  Crediti: 40, di cui 10 spendibili in aree cliniche.
  Settori  scientifico -  disciplinari: E06A  Fisiologia umana,  E06B
Alimentazione  e  nutrizione  umana,   E10X  Biofisica  medica,  K06X
Bioingegneria.
 B. Fase preclinica
5. Area della patologia e fisiopatologia generale.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere  le cause  delle  malattie  dell'uomo, interpretandone  i
meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali;
  conoscere i  meccanismi biologici  fondamentali di difesa  e quelli
patologici del sistema immunitario;
  conoscere il rapporto tra  microorganismi ed ospite nelle infezioni
umane, nonche' i relativi meccanismi di difesa.
  Crediti: 55.
  Settori   scientifico   -   disciplinari:  F05X   Microbiologia   e
microbiologia  clinica, E12X  Microbiologia generale,  F04A Patologia
generale, V32B Parassitologia e malattie parassitarie.
6. Area della propedeutica clinica.
  Obiettivo: lo studente deve:
  realizzare una  comunicazione adeguata  con il  paziente ed  i suoi
familiari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui;
  applicare correttamente  le metodologie atte a  rilevare i reperti,
funzionali e di laboratorio, interpretandoli criticamente anche sotto
il profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi;
  valutare i dati epidemiologici e  conoscere l'impiego ai fini della
promozione  della  salute  e  della prevenzione  delle  malattie  nei
singoli e nelle comunita';
  applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia
sanitaria;
  conoscere i  concetti fondamentali delle scienze  umane riguardanti
l'evoluzione storica dei valori della medicina compresi quelli etici;
  acquisire  abilita'  di  valutazione  di  atti  medici  all'interno
dell'equipe sanitaria.
  Crediti: 60.
  Settori  scientifico -  disciplinari: F07A  Medicina interna,  F08A
Chirurgia generale, M11E Psicologia  clinica, F01X Statistica medica,
F02X   Storia  della   medicina,   E05B   Biochimica  clinica,   F05X
Microbiologia e  microbiologia clinica, F04B Patologia  clinica, F22A
Igiene generale ed applicata, Q05A Sociologia generale, P01B Politica
economica.
 C. Fase clinica
  7.Area della patologia sistematica e integrata medicochirurgica.
  Obiettivo: lo studente deve:
  dimostrare una adeguata conoscenza  sistematica delle malattie piu'
rilevanti  dei  diversi  apparati,   sotto  il  profilo  nosografico,
eziopatogenetico,  fisiopatologico e  clinico,  nel  contesto di  una
visione unitaria e globale della patologia umana;
  essere in  grado di  valutare criticamente e  correlare tra  loro i
sintomi clinici,  i segni fisici, le  alterazioni funzionali rilevati
nell'uomo  con  le   lesioni  anatomopatologiche,  interpretandone  i
meccanismi di produzione e comprendendone il significato clinico.
  Crediti: 110.
  Settori scientifico - disciplinari:  F06A Anatomia patologica, F07A
Medicina  interna,  F07B  Malattie dell'apparato  respiratorio,  F07C
Malattie dell'apparato cardiovascolare,  F07D Gastroenterologia, F07E
Endocrinologia,  F07F  Nefrologia,  F07G Malattie  del  sangue,  F07H
Reumatologia, F071 Malattie infettive,  F08A Chirurgia generale, F08D
Chirurgia   toracica,  F08E   Chirurgia  vascolare,   F09X  Chirurgia
cardiaca, F10X Urologia.
8. Area delle scienze del comportamento.
  Obiettivo: lo studente deve:
  dimostrare  la conoscenza  dei principi  che fondano  l'analisi del
comportamento della persona;
  essere  in  grado  di  riconoscere le  principali  alterazioni  del
comportamento  e dei  vissuti soggettivi,  indicandone gli  indirizzi
terapeutici preventivi e riabilitativi.
  Crediti: 15.
  Settori   scientifico  -   disciplinari:  F11A   Psichiatria,  M11E
Psicologia clinica.
9. Area delle scienze neurologiche.
  Obiettivo:  lo  studente  deve  essere  in  grado  di  riconoscere,
mediante lo  studio fisiopatologico, anatomopatologico e  clinico, le
principali    alterazioni    del    sistema    nervoso,    fornendone
l'interpretazione eziopatogonetica e sapendone indicare gli indirizzi
diagnostici e terapeutici.
  Crediti: 15.
  Settori  scientifico  -  disciplinari:  F06B  Neuropatologia,  F11B
Neurologia, F12A Neuroradiologia, F12B Neurochirurgia.
  10. Area delle specialita' medico - chirurgiche.
  Obiettivo: lo studente deve essere  in grado di riconoscere le piu'
frequenti   malattie    otorinolaringoiatriche,   cutanee,   veneree,
odontostomatologiche e dal cavo  orale, dell'apparato locomotore e di
quello  visivo,  indicandone   i  principali  indirizzi  terapeutici:
individuare  le   condizioni  che,  in  questo   ambito,  necessitano
dell'apporto professionale dello specialista.
  Crediti: 40.
  Settori  scientifico   -  disciplinari:  F07H   Reumatologia,  F08B
Chirurgia   plastica,   F13B  Malattie   odontostomatologiche,   F13C
Chirurgia  maxillo -  facciale, F14X  Malattie dell'apparato  visivo,
F15A   Otorinolaringoiatria,    F15B   Audiologia,    F16A   Malattie
dell'apparato locomotore, F16B Medicina fisica e riabilitazione, F17X
Malattie cutanee e veneree.
11. Area di clinica medica e chirurgica.
  Obiettivo: lo studente deve essere in grado di:
  integrare sintomi,  segni e alterazioni strutturali  e funzionali e
aggregarli  in una  valutazione  globale dello  stato  di salute  del
singolo individuo,  adulto ed  anziano, sotto il  profilo preventivo,
diagnostico, terapeutico e riabilitativo;
  analizzare e  risolvere i problemi clinici  di ordine internistico,
chirurgico ed oncologico, valutando i rapporti tra benefici, rischi e
costi.
  Crediti: 90.
  Settori  scicntifico -  disciplinari:  F03X  Genetica medica,  F04C
Oncologia  medica, F07A  Medicina interna,  F08A Chirurgia  ganerale,
F18X Diagnostica per immagini e radioterapia.
12. Area di farmacologia e tossicologia.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere la farmacodinamica, la  cinetica, gli effetti collaterali
indesiderati, gli  aspetti tossicologici,  le basi terapeutiche  e le
modalita' di  somministrazione dei  farmaci piu'  significativi nella
pratica medica.
  Crediti: 30, di cui 10 spendibili in conferenze clinicopatologiche
  Settore scientifico - disciplinare: E07X Farmacologia.
13. Area di pediatria generale e specialistica.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere, sotto l'aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo,
le  problematiche  relative  allo  stato  di  salute  o  di  malattia
nell'eta' neonatale, nell'infanzia  e nell'adolescenza, di competenza
del medico non specialista;
  essere  in  grado  di  individuare le  condizioni  che  necessitano
dell'apporto  professionale dello  specialista e  di pianificare  gli
interventi medici  essenziali nei  confronti dei  principali problemi
per frequenza e per rischio della patologia specialistica pediatrica.
  Crediti: 20.
  Settori  scientifico -  disciplinari: F08C  Chirurgia pediatrica  e
infantile,   F19A   Pediatria    generale   e   specialistica,   F19B
Neuropsichiatria infantile.
14. Area di ginecologia e ostetricia.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere   le  problematiche   fisiopatologiche,  psicologiche   e
cliniche (sotto  il profilo  preventivo, diagnostico  e terapeutico),
riguardanti  la  fertilita',  la   procreazione,  la  gravidanza,  la
mortalita' prenatale ed il parto;
  essere in grado di riconoscere le forme piu' frequenti di patologia
ginecologica,  indicandone   le  misure  preventive   e  terapeutiche
fondamentali   ed   individuando   le  condizioni   che   necessitano
dell'apporto professionale dello specialista.
  Crediti: 15.
  Settore scientifico - disciplinare: F20X Ginecologia e ostetricia.
  15.Area  della   patologia  applicata  e  correlazioni   anatomo  -
cliniche.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere i  quadri anatomo -  patologici, ivi comprese  le lesioni
cellulari, tessutali e d'organo e la loro evoluzione in rapporto alle
malattie piu' rilevanti dei diversi apparati;
  conoscere   l'apporto   dell'anatomia   patologica   nel   processo
decisionale del  medico, utilizzando  i contributi  della diagnostica
istopatologica  e  citopatologica,  sia   nella  diagnosi  che  nella
prevenzione, prognosi e terapia delle malattie del singolo paziente.
  Crediti:  20,  di   cui  5  spendibili  in   conferenze  clinico  -
patologiche.
  Settori scientifico - disciplinari:  F06A Anatomia patologica, F06B
Neuropatologia.
16. Area della diagnostica per immagini e radioterapia.
  Obiettivo: lo studente deve:
  saper  proporre,  in  maniera  corretta  le  diverse  procedure  di
diagnostica per immagini valutandone rischi, costi e benefici;
   saper interpretare i referti diagnostici;
  conoscere le indicazioni  e le metodologie per  l'uso diagnostico e
terapeutico di radiazioni e traccianti radioattivi;
  aver conoscenza  delle principali  norme di  fisica sanitaria  e di
radioprotezione.
  Crediti: 15.
  Settori scientifico  - disciplinari: B01B Fisica,  F18X Diagnostica
per immagini e radioterapia.
17. Area delle emergenze medico - chirurgiche.
  Obiettivo: lo  studente deve riconoscere  e trattare, a  livello di
primo intervento, le situazioni clinche di emergenza nell'uomo.
  Crediti: 25.
  Settori  scientifico -  disciplinari: F07A  Medicina interna,  F08A
Chirurgia generale, F21X Anestesiologia.
18. Area della medicina e della sanita' pubblica.
  Obiettivo: lo studente deve:
  conoscere  le norme  fondamentali  per conservare  e promuovere  la
salute del singolo e delle comunita';
  mantenere  e  promuovere  la   salute  negli  ambienti  di  lavoro,
individuando le situazioni di competenza specialistica;
  saper operare  nel rispetto delle principali  norme legislative che
regolano    l'organizzazione   sanitaria,    nonche'   delle    norme
deontologiche e di responsabilita' professionale;
  essere  in grado  di indicare  i principi  e le  applicazioni della
medicina preventiva a livello delle comunita' locali.
  Crediti: 30.
  Settori  scientifico  -  disciplinari:   F22A  Igiene  generale  ed
applicata, F22B Medicina legale, F22C Medicina del lavoro.
  4.2.Attivita'  di internato  e preparazione  della tesi  di laurea:
apprendimento autonomo.
  Obiettivo:  in riferimento  ai punti  e)  e d)  dell'art. 99.3  del
presente ordinamento, lo studente deve essere in grado di:
  acquisire  il metodo  per lo  studio indipendente  e la  formazione
permanente;
   effettuare una corretta ricerca bibliografica;
  aver   personalmente  acquisito   una  adeguata   esperienza  dalla
frequenza  di laboratori  di  ricerca, reparti  di  diagnosi e  cura,
servizi con funzioni sanitarie.
  Deve inoltre preparare personalmente la tesi di laurea.
  Le  frequenze presso  strutture sanitarie  possono essere  in parte
svolte,  previa  approvazione  del  CCL,  presso  altre  facolta'  di
medicina,  italiane e  straniere,  o  altre qualificate  istituzioni,
comprese quelle territoriali.
4.3. Corso di lingua inglese.
  Lo  studente deve  dimostrare di  possedere le  conoscenze basilari
dell'inglese   scientifico,  finalizzate   all'acquisizione  di   una
capacita' di aggiornamento in medicina sperimentale e clinica.
  Il relativo  accertamento di profitto, necessario  per l'ammissione
al IV anno  del corso di studi, consiste,  salvo diversa prescrizione
del  CCL, nella  valutazione della  capacita' di  comprensione di  un
testo medicoscientifico inglese e da' luogo ad un giudizio di "idoneo
/ non idoneo".
  I  docenti  di lingua  inglese  sono  acquisiti mediante  forme  di
affidamento, di  contratto, di  lettorato o  in quanto  professori di
ruolo nel settore L18C Linguistica inglese.
5. Piano di studi ed esami.
  La tipologia degli esami deve  essere conforme al contenuto ed alle
modalita' dell'insegnamento. Il CCL  stabilisce il numero complessivo
di esami necessari al conseguimento della laurea.
  Gli esami possono essere di  semestre o di corso integrato. Possono
essere  adottate contemporaneamente,  e  per anni  di corso  diversi,
entrambe le modalita'.
  Gli esami  di semestre  (in numero di  dodici nell'intero  corso di
laurea) valutano il conseguimento  degli obiettivi didattici relativi
a  tutti i  corsi integrati  svolti  in ciascun  semestre; essi  sono
effettuati alla fine  di ogni semestre, con  eventuale recupero nella
sessione di settembre.
  Gli esami di  corso integrato (in numero non  superiore a trentasei
nell'intero  corso  di laurea)  valutano  il  profitto raggiunto  nei
singoli corsi integrati delle diverse aree.
  La  successione  dei  corsi  integrati  e  dei  relativi  esami  e'
stabilita dal CCL. Le verifiche in itinere, quando attuate, non hanno
alcun valore certificativo.
  Gli  esami del  corso  integrato  per gli  studenti  in corso  sono
effettuate esclusivamente in specifiche  sessioni, delle quali una al
termine di ciascun semestre ed una, riservata alle prove di recupero,
a settembre. Esse sono collocate nei  periodi in cui non viene svolta
attivita' didattica.
  Il prolungamento delle  sessioni di esame a febbraio  (art. 1 della
legge  n.  8/ 1955) e' utilizzabile solo per il  recupero di esami di
corso integrato.
  Non possono  essere iscritti  all'anno successivo gli  studenti che
alla  conclusione della  sessione di  settembre abbiano  piu' di  due
esami di corso integrato in arretrato.
  Per essere ammesso  a sostenere l'esame di laurea  lo studente deve
aver  seguito  tutti i  corsi  integrati  e le  attivita'  didattiche
opzionali  per 5.500  ore di  attivita' formativa  e per  complessivi
1.000 crediti ed aver superato i  relativi esami; per le modalita' di
svolgimento  dell'esame  di  laurea   si  applicano  le  disposizioni
vigenti.
  Le commissioni di esame sono  costituite da tre docenti dei settori
scientifico - disciplinari che afferiscono ai corsi integrati oggetto
delle prove di esame.
                              Art. 101.
                      Sperimentazione didattica
  Nel quadro  delle norme  sulla sperimentazione didattica,  ai sensi
del  comma  secondo dell'art. 11 della legge n. 341/1990, fatta salva
l'osservanza di  quanto disposto  ai punti  1 e  5 dell'art.  100 del
presente  ordinamento,  il  CCL   ha  liberta'  di  pianificazione  e
programmazione didattica, riguardo all'intero  corso di laurea o solo
a sue parti.
                              Art. 102.
                              Tirocinio
  Per   essere   ammessi   a  sostenere   l'esame   di   abilitazione
all'esercizio professionale,  i tirocinanti  in medicina  e chirurgia
devono aver compiuto, avendo  sostenuto positivamente tutti gli esami
previsti,   dall'ordinamento   didattico,    un   tirocinio   pratico
continuativo  presso  cliniche  universitarie o  presso  presidi  del
Servizio  sanitario nazionale  od  equiparati aventi  i requisiti  di
idoneita' di cui al decreto interministeriale 9 novembre 1982, per la
durata  di almeno  un  anno,  a rotazione  in  reparti  o servizi  di
medicina   interna,  chirurgia   generale,  pediatria   ostetricia  e
ginecologia, urgenza ed emergenza, medicina di laboratorio.
  Il   numero  dei   posti   dei  tirocinanti   presso  le   cliniche
universitarie o presso  i presidi del Servizio  sanitario nazionale o
equiparati e' fissato  entro il 30 aprile di ogni  anno, in relazione
alla  disponibilita' dei  posti  dichiarata  dalle facolta'  mediche,
sentite le unita' sanitarie locali,  le aziende sanitarie e gli altri
istituti ed enti  aventi i prescritti requisiti di  idoneita'. Con lo
stesso  decreto sono  stabilite  le modalita'  di  iscrizione per  lo
svolgimento  del   tirocinio.  I  tirocinanti  sono   autorizzati  ad
esercitare  le  attivita'  necessarie  per il  conseguimento  di  una
adeguata preparazione  professionale presso le cliniche  ed i presidi
presso cui si svolge il tirocinio.
                              Art. 103.
                      Norme finali e transitorie
  Dopo  la  pubblicazione  del presente  ordinamento  nella  Gazzetta
Ufficiale e ai  sensi dell'art. 11, comma 2, della  legge 19 novembre
1990, n. 341, il CCL e'  tenuto a darsi un regolamento in conformita'
a quello didattico di Ateneo.
  Gli  studenti immatricolati  entro  l'anno accademico   1995/  1996
possono optare tra il tirocinio di durata annuale, previsto da questo
ordinamento  tabellare, e  quello di  durata semestrale  previsto dal
precedente ordinamento,  fermo restando  le modalita'  di svolgimento
del tirocinio a rotazione tra i previsti reparti e servizi, di cui al
primo comma dell'art. 102.
  Per quanto non previsto dal  presente ordinamento si fa riferimento
al decreto ministeriale 10 luglio 1997 (Gazzetta Ufficiale n. 255 del
30 ottobre 1996).
  Il  presente  decreto  viene  inviato per  la  pubblicazione  nella
Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana.
   Perugia, 11 ottobre 1997
                                                  Il rettore: Calzoni